Si poteva andare solo dritto su queste strade, che poi erano sempre crepate dalle radici degli ulivi, e poi aggiustate a chiazze di cemento colato.
Nel frattempo abbaiavano i cani nelle gabbie, e null’altro produceva rumore o pareva vivo.
Io faticavo a camminare nel sole, e mi entravano terra e sassolini nelle scarpe, ma volevo a tutti i costi percorrere un cerchio senza mai tornare indietro nell’arrivare da dove ero partita. Tutto per vedere solo cose nuove o strane, vive o morte, essicate, come me